Prosegue il mio personale giro d’Italia nello Yoga con una città a cui sono particolarmente affezionata, perché la mia famiglia affonda le sue radici proprio lì: la meravigliosa Napoli, cuore appassionato del nostro Paese, città dall’anima ospitale e calda, dove la tradizione dell’Ashtanga è portata avanti con amore da Valerio Pandolfi e Cristiana Signorelli. Dall’austero mondo della giustizia (erano entrambi avvocati) sono arrivati allo Yoga guidati da maestri davvero eccezionali. Ecco la loro storia, e tutte le informazioni per raggiungerli e per partecipare a workshops davvero importanti, in calendario nei prossimi mesi.

Valerio Pandolfi e Cristiana Signorelli fotografati da Alessandro Sigismondi
FDE: Come nasce Ashtanga Yoga Napoli? Chi sono Valerio Pandolfi e Cristiana Signorelli, e come è nata la passione per lo Yoga e per il suo insegnamento?
VP: Mi sono avvicinato all’Ashtanga Yoga per curiosità, grazie al libro di David Swenson, ma la mia prima maestra in assoluto è stata Nancy Gilgoff. E’ bastata una sola classe nella sua shala a Maui, Hawaii, per decidere che avrei trascorso più tempo possibile in quel luogo, per apprendere da Nancy l’Ashtanga Yoga tradizionale, così come insegnatole, in maniera intima e personale, da Sri K Pattabhi Jois all’inizio degli anni Settanta. Dopo un primo periodo di due mesi, ho continuato, anno dopo anno, a recarmi alle Hawaii per lunghi cicli di studio con Nancy. Intanto, stanco del lavoro di avvocato, che stava assorbendo gran parte delle mie energie, non perdevo occasione per seguire, in Italia ed Europa, workshops e corsi di formazione per insegnanti, soprattutto con David Swenson e Manju Pattabhi Jois, figlio primogenito di Sri K Pattabhi Jois, il padre dell’Ashtanga Yoga. Non avevo intenzione di insegnare, volevo semplicemente ricaricarmi, perfezionare la tecnica ed apprendere l’arte dello Yoga da questi grandi Maestri. Un incidente in moto ha rischiato di interrompere bruscamente il mio percorso. A causa di una seria ernia cervicale, tutto il lato sinistro del corpo si era indebolito. Giunto al punto di non riuscire a reggere un bicchiere d’acqua, decisi di tornare da Nancy, alle Hawaii e dedicarmi completamente all’Ashtanga Yoga Therapy. Sapevo che lo Yoga si sarebbe preso cura di me. Avrei rincontrato anche Manju Jois, che sarebbe rimasto a Maui per un lungo periodo. Un giorno, durante il suo workshop, in una shala gremita di yogi esperti ed entusiasti, mi sono ritrovato “mat to mat” accanto a David Williams, l’uomo che, insieme a Nancy Gilgoff, ha presentato Sri K Pattabhi Jois e suo figlio Manju all’Occidente, negli anni Settanta. David Williams, venuto a salutare Manju, ha praticato insieme a noi e dopo la pratica ci siamo conosciuti e gli ho parlato del mio problema al collo. David mi ha invitato a nuotare con lui quello stesso pomeriggio, per mostrarmi alcuni movimenti in acqua che, accompagnati dalla pratica yoga quotidiana, mi avrebbero dato enorme sollievo. Abbiamo passato il pomeriggio insieme ed il feeling è stato immediato. Così, ho trascorso i successivi sei mesi studiando con Nancy di mattina e con David di pomeriggio: un’autentica full immersion! In quei mesi, David Williams mi ha insegnato il Pranayama, completo e tradizionale, così come insegnatogli da Sri K Pattabhi Jois nel 1973. Il Pranayama è diventato subito parte integrante della mia pratica quotidiana e sarò sempre grato a David per questo dono. Al termine di quella esperienza, ero guarito. A dire il vero, non mi ero mai sentito così bene e decisi di dedicarmi a tempo pieno alla condivisione di quanto appreso, con la benedizione di Nancy Gilgoff, David Williams e Manju Pattabhi Jois. Lo stesso Manju, dopo anni di studio e verificata la serietà delle mie intenzioni, mi ha autorizzato ufficialmente ad insegnare la Prima Serie e la Serie Intermedia dell’Ashtanga Yoga, nel rispetto del metodo di suo padre.
Ashtanga Yoga Napoli nasce dall’intreccio di questa storia con quella della mia compagna, Cristiana Signorelli.
CS: Pratico yoga da circa vent’anni. Mi resi conto che lo sport eccessivo, praticato fino ad allora, mi logorava il corpo e non mi calmava la mente. Approcciai diversi tipi di Yoga, ma nessuno, come l’Ashtanga, mi ha dato l’equilibrio e la consapevolezza di me stessa. Ho cambiato molti insegnanti di asana, ma i veri Maestri li ho incontrati alle Hawaii, dopo quindici anni di pratica: Nancy Gilgoff e David Williams. Sono stati loro a farmi davvero comprendere la magia dell’Ashtanga Yoga. Anche io facevo l’avvocato, ma per passione insegno ormai da quindici anni e mi gratifica sapere che alcuni dei miei ex alunni sono ora dediti all’insegnamento.
Ashtanga Yoga Napoli nasce dal desiderio di contribuire, nel nostro piccolo, a mantenere in vita gli insegnamenti di Krishnamacharya e Sri K Pattabhi Jois. Da cinquemila anni, l’Ashtanga Yoga ha dimostrato la sua efficacia e per questo motivo riteniamo essenziale restare fedeli alla tradizione e divulgare il metodo che ha portato enormi benefici alla nostra vita.
FDE: Avete studiato a lungo con Manju Jois, Nancy Gilgoff e David Williams. Ospiterete Nancy e David a breve. Cosa vi hanno trasmesso questi tre insegnanti? Il primo, figlio di Sri K. Pattabhi Jois; la seconda, una tra le prime occidentali ad incontrare Guruji nel lontano 1973…, il terzo, quasi una leggenda vivente…
VP: Manju Jois è una persona straordinaria: semplice, umile e sempre disponibile, ci ha trasmesso la leggerezza e la gioia della pratica. Inoltre, il suo immenso bagaglio gli consente di dispensare asana, come medicine, per ogni tipo di patologia, così come insegnatogli dal padre. Nancy Gilgoff ci ha trasmesso la tecnica, la disciplina e l’integrità dell’Ashtanga, oltre all’importanza della concentrazione, durante tutta la pratica, sul flusso energetico. Il motto di David Williams è “if it hurts, you’re doing it wrong”. Lo Yoga serve ad aumentare il prana, l’energia vitale e niente riduce il prana più del dolore. Nel momento in cui inizia il dolore, finisce lo Yoga.
FDE: Napoli è una città piena di contraddizioni, anche frenetica e caotica. Qual è il profilo del praticante del vostro centro? E quale approccio suggerite a chi si avvicina allo Yoga per la prima volta?
CS: I Napoletani hanno un’energia vulcanica, che in molti casi non sanno incanalare: noi gli insegniamo a farlo attraverso il respiro, che li aiuta a riconnettersi con la loro parte più intima. Non smettiamo mai di ricordare, ai nostri allievi, l’importanza del respiro. La mente viaggia alla stessa velocità del respiro. Se il respiro si calma, la mente si calma ed il corpo si scioglie. Come ripeteva spesso Sri K Pattabhi Jois: “Body is not stiff, mind is stiff”.
FDE: Quale lettura Yogica ritenete indispensabile per il praticante moderno? E qual è il vostro insegnante di riferimento, oggi?
CS e VP: Il testo che consigliamo è “Pranayama, la dinamica del respiro” di Andre Van Lysebeth. I maestri di riferimento, con i quali continueremo a studiare, sono Manju Pattabhi Jois, Nancy Gilgoff, David Williams. Stimiamo molto anche David Swenson, altro grandissimo Maestro e fonte di grande ispirazione.
FDE: Quali sono o prossimi eventi organizzati da Ashtanga Yoga Napoli?
CS e VP: Il 19 e 20 luglio, David Williams, per la prima volta a Napoli, sarà con noi per un workshop di due giorni. Il 12-15 ottobre, dopo la bella esperienza dello scorso anno, Nancy Gilgoff tornerà a trovarci a Napoli per un Practitioners Clinic di quattro giorni per sole venti persone. L’11 e 12 novembre sarà la volta di Manju Pattabhi Jois.
Per info ed iscrizioni: http://www.ashtangayoganapoli.it/workshop/
Sito web: www.ashtangayoganapoli.it

Valerio insieme ai suoi tre maestri: da sinistra, David Williams, Valerio, Manju Jois e Nancy Gilgoff